l’autostima nell’adolescente

Presentazione per gli adolescenti
Quando chi ti dice che non sei all’altezza è più basso di te; quando i tuoi genitori pretendono la formula dell’acqua calda ogni volta che apri un rubinetto; quando ti guardi allo specchio e vorresti sostituirlo con un quadro; quando chi ti piace non ti guarda nemmeno se gli rubi il portafogli; quando pensi che la sfiga si sia innamorata di te, è giunto il momento o di andare a Lourdes o di guardarti con occhi meno severi.
Se scegli la seconda strada potresti scoprire che non sei così malaccio, che chi ti dice che non sei all’altezza si sente male se non te lo dice, che i tuoi genitori ti hanno scambiato per una calcolatrice, che i quadri costano, che per stavolta ti accontenti del portafogli, che la sfiga ami un altro.
Una distanza chilometrica tra quello che si pensa di essere ( es: uno studente italiano) e quello che si vorrebbe essere (es.: il padrone del mondo) è la condizione migliore per avere una bassa stima di sé.
Infatti, se uno volesse essere il padrone del mondo e pensasse di esserlo veramente il problema non si porrebbe: verrebbe semplicemente ricoverato. Se invece volesse essere il padrone del mondo, ma sapesse di non esserlo si rovinerebbe la vita per diventarlo e se la prenderebbe con se stesso per non esserne stato capace.
Si può star meglio anche cambiando idea su se stessi. E si fa sempre in tempo.

Presentazione per gli operatori
Spesso gli adolescenti fingono una assoluta fiducia in se stessi, nel tentativo di dimostrare agli altri (ma soprattutto a se stessi) che sono persone “sicure”. Altri si ritirano in se stessi, evitando il contatto con gli altri per paura di un rifiuto.
Una bassa autostima porta alla paura di esporsi in quelle situazioni che possono comportare ulteriori giudizi negativi sulla propria persona; si corrono quindi meno rischi sociali e professionali, si evitano le persone, o peggio ci si rifugia nell’abuso di sostanze.
Spesso, l’adolescente con bassa autostima tende a vivere nel passato o nel futuro, facendosi influenzare dalle esperienze passate o vivendo l’ansia delle cose che forse verranno, auto-impedendosi di focalizzarsi sul “compito” del presente.
Una valutazione eccessivamente critica e negativa del Sé è spesso correlata con una personalità disfunzionale ed è presente in molti quadri di disagio psicologico: depressione, disturbi dell’attenzione, disturbi fobici, insicurezza, ansia, disfunzioni sessuali, problemi di alimenta­zione, scarso rendimento scolastico, alcolismo, tossicodipendenza, violenza, suicidio, ecc.

L’intervento
L’autostima degli adolescenti si può considerare generalmente in quattro ambiti specifici: sociale; scolastica; familiare; dell’immagine corporea, oltre ovviamente all’autostima globale.
E’ possibile modificare l’autostima di un adolescente, ricorrendo a differenti strategie: o focalizzandosi su un particolare problema ( es.: scolastico ); o modificando il divario tra Sé percepito e Sé ideale ( “abbassando” le richieste del suo Sé ideale o aiutandolo a “guardare” il suo Sé percepito da un punto di vista diverso, più positivo, meno distorto da preconcetti).